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Le cinquanta poesie de "Il talco sotto le ballerine" di Sebastiano Grasso nascono al seguito di un vero e proprio canzoniere, una trilogia cominciata nel 2000 da "Il tuo pube nero befferà la morte", proseguita nel 2002 da "Sul monte di Venere", e poi da "La preghiera di una vergine", uscita nel 2004. Ma queste nuove poesie, scrive Ezio Raimondi nel saggio introduttivo, "non costituiscono né una vera appendice, né una vera conclusione del lavoro precedente. La nuova raccolta continua il movimento di quella medesima scrittura ma parla anche per sé. Bisognerebbe leggerla come il grande episodio di una storia che per certi versi si allontana dai luoghi delle poesie precedenti mentre per altri ne continua il discorso profondo".